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Nascere e crescere con fiducia

Nasciamo capaci. Non perché non abbiamo bisogno di imparare, ma perché in noi esseri umani accanto al prezioso bagaglio dell’educazione e della cultura è vivo anche il patrimonio animale dell’istinto.
Istintivamente alla nascita il neonato lasciato sul grembo materno cercherà il seno e inizierà a succhiare. Istintivamente mamme e neonato inizieranno a conoscersi col dialogo degli sguardi. Istintivamente una donna che non ha  mai partorito prima, senza tecniche ma attraversata e trascinata dall'onda del travaglio, partorisce. Istintivamente un neonato che sente un proprio bisogno o una condizione per lui disturbante come fame o sete o sonno o freddo è in grado di esprimerla e cercare aiuto con il pianto.
Nella nostra cultura si identifica ancora molto il nostro essere umani nella capacità di pensare. L’ istinto come forza animale non del tutto sotto il nostro controllo ci può anche fare un po’ paura.
E ci scordiamo  del fatto che il pensiero che non dialoga con l’istinto è vuota razionalizzazione, è ideologia.
L’ istinto: una forza che non costruiamo con la nostra mente, non ci appartiene totalmente,  ma piuttosto ci attraversa e ci supera, ci connette con la nostra specie come legame filogenetico e forse con le leggi che regolano l’universo... 
Una forza atavica che ci sostiene nel venire al mondo e sopravvivere, ma  anche  forza propulsiva che spontaneamente ci orienta al piacere è ci allontana dal dolore.
Qualche volta è proprio questa spinta verso il piacere a renderci diffidenti. Forse un retaggio culturale della colpa e della vergogna... che per esempio ci fa temere di viziare i nostri bambini.
Fiducia. 
 Fiducia è quando osservo e ascolto il mio bambino e lo riconosco per come è ,  senza paragonarlo ai modelli che ho nella mente. 
 Fiducia è quando non mi preoccupo, non decido per forza prima  quando, quanto e come, allattarlo, farlo dormire, coccolarlo, stagli vicino o lontano…  sostenerlo o dirgli stop. 
 Fiducia è quando sto con me stessa e con il mio bambino e nello stesso tempo in contatto con la realtà, e posso ascoltare i bisogni del mio bambino, i miei bisogni come mamma e come persona e anche le esigenze e i limiti della realtà e in ogni momento nel presente cerco l'equilibrio migliore possibile tra questi tre aspetti. 
 Fiducia è  quando ho fiducia nella bontà dei bisogni del mio bambino e anche dei miei, e nel contempo ho fiducia che insieme potremmo adattarci ai limiti  che la realtà ci pone.
 Fiducia e quando ho fiducia che anche il mio bambino è in grado di sopportare i miei limiti e che crescerà nonostante i miei momenti di stanchezza, le mie incapacità, i miei no… O forse anche grazie a questi. 
Fiducia è quello stato dell'organismo che in bioenergetica chiamiamo Grounding, radicamento.
Quando ho fiducia nel mio corpo e in ciò che sento, ho fiducia anche nel mio bambino.